domenica 23 novembre 2008

Le diverse disabilità


Spesso quando si parla di disabilità ci si immagina la persona seduta in una carrozzina od un soggetto con Sindrome di Down (disabilità mentale), in realtà la disabilità e molto più articolata.

Analizziamo ora le diverse aree della disabilità.

  • danno fisico: in tal caso la disabilità colpisce la deambulazione, lo spostamento, il coordinamento della motricità, ma il danno fisico può colpire la vista o l'udito.










  • danno intellettivo o mentale: in questa evenienza sono particolarmente compromesse le capacità cognitive ( capacità di prestare attenzione, capacità mnestiche, di analisi e confronti degli stimoli, capacità di valutare, di dare giudizi, di critica, in altre parole di elaborazione del pensiero)







  • danno psichico: riguarda i disturbi psichici di pertinenza psichiatrica, ossia patologie per le quali il soggetto che ne è colpito confonde la reatà psichica con quella oggettiva o manifesta certe difficoltà di mettersi in relazione e comunicazione con gli altri (autistici) con gravi difficoltà di adattamento all'ambiente.







  • danno multiplo: ci si trova difronte ad un soggetto che presenta dei deficit, sia nella sfera motoria e/o sensoriale sia della sfera intellettiva sia in quella della personalità. Si tratta di stuazioni molto gravi.

Va ricordato che molto spesso un danno che interessa una di queste 3 sfere si ripercuote inevitabilmente anche nelle altre dimensioni del soggetto, proprio perchè la persona è intesa come un'unità bio-psico-sociale

lunedì 17 novembre 2008

Che cos'è la disabilità

Prima di analizzare le difficoltà e i pregiudizi che i disabili devono far fronte ogni giorno è utile chiarire cosa s'intende per disabilità.

Oggi si ritiene opportuno parlare di diversabile (o dversamente abile) piuttosto che disabile (o handicappato, termine ormai, fortunatamente, in disuso) poichè è modificata la visione del soggetto a cui questo aggettivo si riferisce.

Secondo la vecchia classificazione dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per disabilità s'intente la carenza o la restrizione, conseguente ad una menomazione nello svolgere un'attività nei modi e nei limiti ritenuti normali per un essere umano (limitazione nella capacità e nell'efficienza).

Tale definizione mette in evidenza i deficit del diversamente abile sottolineando le differenze da ciò che è o non è in grado di fare rispetto a ciò che la società si aspetta da lui/lei ( in base all'età, al sesso, alla categoria sociale...)

La nuova classificazione denominata ICF (International Classification Functioning) non smentisce quella precedente ma la modifica mettendo in risalto gli apetti positivi, valorizzando il soggetto.

La prima mette in luce la mancanza di qualcosa, la seconda le possibilità di sviluppo.

L'ICF considera la disabilità come gli aspetti negativi dell'interazione tra un individuo (con una condizione di salute) e i fattori contestuali e di quell'individuo (ambientali e personali).

Esso non riguarda solo la persona con disabilità, ma riguarda tutti poichè ogni persona ha delle capacità che devono essere sviluppate e delle lacune che possono essere colmate, almeno in parte.

venerdì 31 ottobre 2008

Essere disabili nel nostro paese...





Benvenuti!!!





Ciao a tutti!



Sono Stefania, In questo mio blog vorrei presentare, discutere ed analizzare le numerose difficoltà ed i diversi pregiudizi cui le persone diversamente abili devono far fronte quotidianamento.



In un mondo che si sofferma all'apparenza, i disabili vengono troppo spesso messi in disparte, e privati delle risorse che li permetterebbero di mettere in luce le notevoli capacità di cui dispongono!

Spero che questo mio blog possa indurvi ad un'attenta riflessione e ad una maggiore conoscenza su un tema così delicato ed importante: la disabilità.